Se del multiforme mondo delle piante, con la loro inarrivabile capacità di trasformare l’energia solare in energia chimica e una biomassa che costituendo più dell’80% del vivente determina le condizioni geoclimatiche del pianeta, quel che si staglia ad accomunare i sette temi-passeggiata che si dipartono dall’Orto botanico di Torino, ispirati dal ragionare serrato della biologa vegetale Paola Bonfante, è proprio il profluvio di relazioni in cui queste sono immerse, nel suo Una pianta non è un’isola. Alla scoperta di un mondo invisibile, il focus, diverso rispetto a una pubblicistica che pure testimonia di un interesse sempre più diffuso per questo regno, è però per tutto quanto delle piante immediatamente non vediamo (Il Mulino, pp. 212, € 15,00, con Caterina Visco). Al centro sta la loro parte ipogea. Il mondo nascosto delle radici che, oltreché ancorare e trasmettere nutrienti, consentono comunicazioni e corrispondenze tra individui, spesso per il tramite di funghi e batteri. Evidenziandone il ruolo dominante nell’intessere tali invisibili relazioni e tenendo conto che ogni singola pianta – che prima di tutto deve anche comunicare con i suoi organi – oltreché essere inserita nell’affollata società in cui vive in comunità di specie diverse, dialoga con una moltitudine di microorganismi che costituiscono il suo infinitesimale microbiota individuale.
Così, alle invisibili o quasi, almeno a occhio nudo, reti radicali di micorrize (da myko-rhiza, fungo-radice) che rappresentano una delle relazioni di maggior successo in natura per come, regolando e coinvolgendo la stragrande maggioranza delle specie identificate, influenzano la vita delle comunità vegetali epigee, quelle che noi vediamo, nel giogo di intrecci e costanti tra macro e microscopico indagate dal libro, per pensare a una pianta che – come del resto tutto il resto – non è un’isola, il collegamento è ai più recenti studi sul microbiota delle piante con la sua amplissima rilevanza ecologica.
Paola Bonfante, Una pianta non è un’isola. Alla scoperta di un mondo invisibile, Il Mulino, pp. 212, € 15,00, con Caterina Visco, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica XI, 45, Supplemento de Il Manifesto del 28 novembre 2021