Piante medicinali occhieggiano dai campi

A dispetto del suo giocondo diffondersi nei prati, da maggio all’autunno con nuvole di fiori aromatici raccolti in false ombrelle su steli che possono arrivare fin quasi a un metro e foglie finemente frastagliate, l’Achillea millefolium, intitolata al mitico eroe dell’Iliade, viene anche detta herba militaris per le capacità che le si attribuivano di arrestare il sanguinamento. Come una gran parte delle piante terrestri (oltre un decimo), rivela anch’essa attitudini medicinali e se spesso è ancora impiegata nei nostri giardini come erbacea perenne, in gruppi e come sfondo, pure la si trova frequentemente richiamata nel variegato armamentario della farmacopea, più o meno popolare e nella medicina tradizionale a proposito di un’innumerevole serie di proprietà terapeutiche e utilizzi (in questo caso, l’azione antibatterica utile nella guarigione delle ferite, ma, prima dell’uso del luppolo, ad esempio l’impiego nella birrificazione per inibire i microbi).

Custodite in passato nei cosiddetti Giardini dei semplici, riservati alle erbe aromatiche e officinali, e impiegate poi nelle cure di base anche sulla scorta di conoscenze a lungo affidate alla trasmissione orale, le piante “medicinali” sono state a lungo la principale risorsa curativa in Occidente e ancora oggi altrove lo sono. Tornate di recente oggetto di un rinnovato interesse, occhieggiano nei campi e nei nostri giardini, talvolta negli orti, associando al piacere dei sensi e del palato, la capacità di sintetizzare composti capaci di alleviare i sintomi di molti disturbi.

Acanthus mollis

Meritevoli quindi di uno sguardo e un riguardo particolari, a queste benefiche compagne dei giardinieri è dedicata l’efficace, essenziale e riccamente illustrata ricognizione curata da Monique Simmonds, Melanie Jayne Howes, Jason Irving, edita ora in italiano da Guido Tommasi Editore che da anni continua il lavoro di localizzazione di importanti, pregevoli testi, molti come questo nel segno della migliore tradizione di alta divulgazione, da parte di un’istituzione come i Royal Botanic Garden di Kew (Piante Medicinali. Un elenco dalla A alla Z delle piante curative e dei rimedi casalinghi, pp. 224, € 24,90).

Articolato in accurate schede, tra usi tradizionali, scoperte mediche e descrizioni dell’uso di radici, fiori, cortecce, bacche, tuberi, olii essenziali, questo compassato volume sorprende con approfondimenti – le infestanti come medicine – e ricette anche insolite, dal caffè di cicoria alla crema al centocchio, dall’unguento di consolida allo sciroppo di viola mammola.

Brassica oleracea

Monique Simmonds, Melanie Jayne Howes, Jason Irving, Piante Medicinali. Un elenco dalla A alla Z delle piante curative e dei rimedi casalinghi, Guido Tommasi Editore, pp. 224, € 24,90, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica XI, 20, Supplemento de Il Manifesto del 23 maggio 2021