Vivai d’Italia, con attenzione all’introvabile

È un’Italia punteggiata di occasioni di incontri con piante perlopiù inusuali, spesso introvabili, e con le storie e le personalità di uomini e donne che per mestiere o passione si dedicano a coltivarle, studiandole e selezionandole, riproducendole, custodendole e … vendendole. Con questa particolare attenzione procede la prima Guida ai vivai d’Italia, che ci introduce effettivamente a 259 viaggi nel verde, come recita il sottotitolo con riferimento alle altrettante schede-racconto curate da Giustino Ballato, Rossella Vayr e da una schiera di esperti collaboratori con la sempre magistrale supervisione di Daniele Mongera (add editore, pp. 270, € 19,00).

Regione per regione, combinando ricchezza di indicazioni pratiche e predilezioni di ciascuno, si dispiega la diffusa varietà di esperienze di ricerca dei vivai che punteggiano il territorio, nel racconto di specificità botaniche, ambientali, paesaggistiche, innesti, ibridazioni, collezionismi.

Aziende con alle spalle professionalità antiche ed esperienze di generazioni, come pure microvivai simili a un giardino a conduzione familiare. Con cataloghi in divenire, proposte originali e innovative, magari per piccoli numeri, di specie ricercate spesso a partire da semi raccolti in natura o inseguiti nei viaggi nel mondo.

Tre Giorni Per Il Giardino al Castello Di Masino

In una ricognizione dove, tra giardino dimostrativo e vivaio, seguendo l’estro per coltivazioni monospecifiche o approfondendo associazioni, si ripercorre la storia di sperimentazioni spesso radicali (uno spazio è dedicato all’evoluzione dell’importante, ormai trentennale, fenomeno delle mostre-mercato, come a quello della recente rivoluzione del fiore biologico da reciso).

Frugali, resistenti al secco, ricercate nelle forme di fogliami, cortecce, portamento, o per le fioriture invernali, le piante proposte volta a volta dai singoli vivai si ritrovano raccolte nel volume anche per categorie. Frutti antichi ed erbe spontanee, piante autoctone e collezioni di specie rare, tropicali, esotiche, ma anche piante forestali, selvatiche commestibili. Dalle acquatiche alle bulbose, dalle catctacee alle graminacee e alle erbacee perenni (in grande maggioranza) a segnare un’attenzione che traendo ispirazione dalla varietà dei contesti d’origine apre le porte alla forte individualità dei soggetti, considerati tanto nel loro disporsi nell’estetica del giardino che nel loro associarsi per affinità ambientali.

Guida ai vivai d’Italia. 259 viaggi nel verde, a cura di Giustino Ballato, Rossella Vayr, con la supervisione di Daniele Mongera, add editore, pp. 270, € 19,00, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica XII, 18, Supplemento de Il Manifesto del 1 maggio 2022