Sui sentieri. Racconti e predilezioni forestali

Nell’espressione in bosco, che dà il titolo all’ultimo racconto forestale di Daniele Zovi – un’espressione cui di volta in volta, e tutti assieme, sottintendere l’andare, il tornare, lo stare, ma anche il sentire, il meditare, l’incontrare –, è racchiuso il senso di un’esperienza ogni volta emozionale e conoscitiva.  Che ogni volta diversamente ritesse i fili già noti dei saperi taciti, della memoria, anche sensoriale, della nostalgia, del riconoscere, e quelli dell’ancora, sempre ogni volta, dell’imparare dall’esperienza agita e dell’integrare nella prassi conoscenze d’altrove confluite.

Se poi il sottotitolo è Leggere la natura su un sentiero di montagna si capisce bene come il marchingegno narrativo, zaino in spalla, di tornare a fare un cammino di un paio di giorni e una trentina di chilometri attraverso l’altopiano di Asiago, dormendo al bivacco di casara Trentin, sia l’occasione, di richiamare in appello la varietà di paesaggi e la trama di segni del nostro abitarli, la fenomenologia desiderante del nostro incontro con il selvatico, l’accurata e accorata descrizione da presso delle fisionomie dei protagonisti vegetali, ma anche, interpolando, le acquisizioni recenti della letteratura scientifica e la rilettura di versi, fiabe, filastrocche, nonché la messa a tema di questioni, tra etica e ecologia, sulle quali interrogarsi (UTET, pp. 208, € 17,00).

Giovanni Segantini, Mezzogiorno sulle Alpi

Rompendo talvolta il ritmo del passo e divagando in diagonale, per sentieri non segnati: che si tratti della predilezione per l’indaco delle fioriture autunnali della genziana o per l’effervescenza di intermediari tra mondo minerale e biotico dei licheni, del gioco di immedesimazione nel continuo agire dell’acqua che scava e crea cunicoli, dell’interrogarsi sulla fitta trama di segnali e relazioni sociali sotterranee.

Variando, nel percorso, di registro e giro d’orizzonte, dalla riabilitazione della fragrante biodiversità dei sistemi – a lungo considerata in difetto d’ordine – al disvelarsi, con la composizione del sottobosco, dello stadio d’evoluzione del suolo. Fino all’ammissione di indugiare, nell’ora tarda del rientro, nella speranza di accompagnarsi al tasso.

Daniele Zovi, In bosco. Leggere la natura su un sentiero di montagna, UTET, pp. 208, € 17 ,00, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica XII, 2, Supplemento de Il Manifesto del 9 gennaio 2022

Guglielmo Ciardi, Altopiano di Asiago
Ettore Tito, Prato in fiore (Bambini sul prato di Asiago), 1901