Funghi come creature queer

Maestri nell’arte di porsi in relazione, di (quasi) tutto metabolizzare, creatori e rigeneratori di interi ecosistemi, i funghi ci circondano per ogni dove. Dai fondali marini ai ghiacci dell’Antartide alle viscere del nostro corpo, dagli usi alimentari alla farmacopea, ben oltre l’immagine convenzionale del loro corpo fruttifero che fuoriesce dalla terra per disperdere le spore.

Prolifici e onnipresenti, oltreché additarci una serie di millenarie soluzioni evolutive, che hanno creato il nostro mondo, ci sorprendono e disorientano con la loro estrema variabilità, il continuo rimodellarsi nel flusso di interazioni che li caratterizza.

Spore, miceli, ife, decompositori del legno, reti di micorizze che plasmano l’universo vegetale, collegando fisicamente le piante – tra fungo e radice – in una rete sociale, enigmi viventi in collaborazione tra regni, come i licheni, tra fungo e alga, lieviti che tra barili e vasetti, attivando la fermentazione si son fatti motore della sedentarizzazione, il composito consorzio dei funghi è fatto al contempo di manipolatori del comportamento animale, dagli insetti all’alterazione nostra di coscienza per allucinazione, di scompositori e  degradatori degli inquinanti, di generatori di materiali da costruzione a partire dal micelio, mobili, imballaggi, fino alle soglie della micoarchitettura.

Processuale, creativo, collaborativo: per tentar di cogliere questo loro, micocentrico,  punto di vista – sconcertante di certo per la nostra immaginazione che, si misura , per analogie e congetture con qualcosa che ci è in gran parte sconosciuto, invisibile, sotto il livello del suolo – il biologo Merlin Sheldrake ci invita nel suo incalzante interrogarsi con penna felice a indossarne l’habitus, per intravedere L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi, Marsilio, pp. 384, € 20: andando oltre, quella antropocentrica, animale e quella che pure a lungo ha ancora fino alla metà degli anni Sessanta assimilato i funghi al regno delle piante.

Entità interconnesse e insieme moltitudine, sistemi dinamici, creature queer, esploratori simultanei di tutte le possibili direzioni, i funghi costantemente proliferano inventando nuovi modi di vivere assieme, specialmente in occasione di eventi catastrofici, di crisi. Sotto il segno dell’ambiguità del loro costruire e decostruire, del prendere in prestito partecipando alla vita, ci inducono a mettere in discussione concetti come la misura dell’individualità nella simbiosi, l’intelligenza decentrata, il prender parte condiviso dell’evoluzione, l’ecologia che rimescola ecosistemi. A ripensare, sottosopra, il groviglio del vivente.

Merlin Sheldrake, L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi, Marsilio, pp. 384, € 20, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica X, 30, Supplemento de Il Manifesto del 26 luglio 2020